Resoconto del 30 settembre 2020

  1. A causa dei tempi molto stretti per la stampa degli inviti, dei comunicati stampa, degli incontri con le amministrazioni locali, si è deciso di spostare la data dell’incontro con Arvaia.
    Poiché il 18 ottobre varie socie sono occupate per motivi di lavoro, si è pensato di rinviare al 25 ottobre, mantenendo gli orari definiti nell’incontro precedente. Ovviamente questo è subordinato alla conferma di Stefano Peloso.
  2. La responsabile del GIT (Gruppo di Iniziativa Territoriale) di Banca Etica di Lugo ha informato che il 25 ottobre preferisce rimanere in ombra. Ritiene infatti che una presenza forte di Banca Etica potrebbe compromettere eventuali futuri fondi da parte della banca territoriale BCC. Ovviamente rimaniamo nel progetto di cui abbiamo parlato la scorsa volta.
  3. A livello pratico abbiamo definito che entro fine anno ci sarà la presentazione del budget, mentre la produzione e la distribuzione delle verdure inizierà tra febbraio e marzo. Abbiamo deciso di preparare le cassettine in base ai gusti personali, dal momento che – almeno inizialmente – il numero dei soci sarà gestibile e di prevedere anche la consegna a domicilio, per aiutare le persone nei momenti di difficoltà. Prevediamo anche punti di smistamento/consegna nelle città che hanno associati. Chi gestisce questi punti avrà in cambio una parte di verdura e frutta in più.

La consegna sarà settimanale, con esclusione dei mesi di gennaio e febbraio. Nei mesi di agosto e settembre, visto che  saranno occupati nella raccolta della frutta e nella vendemmia, è necessario che le socie e i soci si organizzino a turni per consentire la regolare fornitura.

E’ stato definito che le quote saranno due, una da kg 3 e una da kg 6. In realtà il peso è ancora approssimativo, Silvia deve fare una media dei pesi delle vendite dei mesi passati. Quella sarà una base di calcolo più affidabile.

Resteranno fuori dal budget i trasformati e i funghi.

Anche le mele di Manuel Montanari faranno parte di un conto separato definito in base al suo budget.

  1. Abbiamo infine parlato delle problematiche sorte negli ultimi giorni nel gruppo WhatsApp. E’ comprensibile che, soprattutto dopo il lockdown e la riapertura delle scuole, gli impegni siano tanti e occupino gran parte della giornata.

CSA non significa dover andare nel campo a strappar erba e non significa neppure dover presenziare a tutti gli incontri. Significa però ascoltare i motivi degli altri e, se possibile, cercare di integrarli coi nostri..
Per questa ragione se una persona è impegnata e  stanca, ma intende rimanere nella CSA, non deve sentirsi in colpa se non può venire al podere. Può leggere il verbale o chiamare per essere aggiornata.
Ugualmente se una persona ha figli e vuole venire ad un incontro, può farlo. Ci siamo trasferiti nel punto vendita, dove lo spazio è più facile da gestire.

Abbiamo sottolineato come le riunioni in questa fase di fondazione sono tante, perché tante sono le decisioni di prendere. Una volta nata, la CSA va avanti da sola.

D’altra parte rimanere in lista è importante perché al momento è l’unico modo per rimanere informate/i.

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